Con nota n. 0282409.U del 22 luglio 2022 dell’Ufficio del Capo del Dipartimento Servizio del Cerimoniale veniva comunicata la determinazione relativa alla data di celebrazione dell’Anniversario del Corpo di Polizia Penitenziaria su tutto il territorio nazionale, individuata per il giorno 18 marzo di ogni anno.
Per quanto tale decisione sia stata supportata dalla volontà di dare ancor più vigore e prestigio ad una “Festa” che coinvolge passato e futuro di un Corpo di polizia dello Stato, si ritiene doveroso invitare la S.V. ad una riflessione in merito alla concomitanza di data e anniversario che non può essere trascurata, se pur passata inosservata a luglio 2022.
Con la Legge 18 marzo 2021 n. 35, infatti, è stata istituita la Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia del coronavirus.
E’ evidente che tale sovrapposizione di ricorrenze (tenendo pur presente che il provvedimento decretante 18 marzo per l’Anniversario della Polizia Penitenziaria è atto successivo alla legge) risulta produrre una spiacevole distonia tra il carattere pur sempre “festoso” per le celebrazioni dell’Anniversario della nascita del Corpo di Polizia Penitenziaria , intriso di memoria, ricordo, speranza e orgoglio, come deve essere il sentimento di tale ricorrenza, con il dolore, la rabbia, la tristezza di quanti (e purtroppo anche colleghi e colleghe del Corpo) nella medesima giornata richiamano alla memoria i propri cari venuti a mancare a causa del Covid-19.
Si chiede, pertanto, una rivalutazione e susseguente rideterminazione della giornata dedicata all’Anniversario del Corpo di Polizia Penitenziaria, potendosi ben individuare altra data, confidando nella comprensibile preoccupazione che una mancata variazione in tal senso possa essere fraintesa quale indifferenza al dolore richiamato dalla Giornata Nazionale istituita, dolore che ha segnato per sempre la vita di tutti noi e che non può, non DEVE essere non considerato per una mera superficialità amministrativa risolvibile, e che se “corretta” potrà solo dare ancor più testimonianza di una sensibile attenzione alla Comunità/Società alla cui cura, in termini di sicurezza e benessere, tende l’agire del Corpo di Polizia Penitenziaria non solo con belle parole.
In fondo anche il nostro motto “DESPONDERE SPEM MUNUS NOSTRUM” non può che accogliersi
come un messaggio sì di speranza ma anche di vicinanza alla Comunità tutta.