È prossimo a volgere al termine il VII Corso per Vice Ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria e quasi in rapida successione dovrebbe iniziare il corso di formazione per 583 Vice Sovrintendenti. Per entrambi i corsi la politica “scellerata” degli attuali vertici del D. A. P. prevede la mobilità una volta conseguita la nuova qualifica.
Non è ipotizzabile, almeno per chi scrive, chiedere ai Poliziotti Penitenziari che dopo aver svolto 20 o 30 anni di onorato servizio tra le fila del Corpo; di essere stato in alcuni Istituti della Nazione prima di giungere finalmente alla sede desiderata con la famiglia, venire “deportato” in altra sede e riprendere così il giro virtuoso fino al collocamento in congedo, per il solo fatto di aver conseguito la tanto agognata progressione in carriera.
Ciò posto, si chiede alla S. V. On.le Guardasigilli di voler arginare l’attuale modus operandi del D. A. P. rispetto alla problematica in parola, ridando la giusta dignità a tutti quei Poliziotti Penitenziari che sino ad
oggi hanno assicurato il proprio contributo alla mission istituzionale.

Nel restare in attesa di cortese ma necessariamente urgente riscontro si inviano distinti saluti.